Una foto al giorno, aggiunta a questo articolo, da gustare nelle sue sfumature e nel suo significato. Una breve didascalia per ogni foto ci guiderà nei luoghi più remoti della Terra, dove tutto è diverso da ciò a cui siamo abituati. Un modo diverso di viaggiare, dall’ufficio o dal vagone della metropolitana. Mettetevi comodi e gustatevi le immagini.
1. Combattimento tra cavalli – Antai, Cina
In Cina la chiamano tradizione, per molti è una barbarie che si protrae da molti anni. Animali pacifici di natura, costretti dall’uomo a diventare aggressivi ed a combattere per la propria sopravvivenza.
2. India a colori – Agra, India

3. Pescatore con cormorani – Cina

4. Caccia al lupo con aquila – Mongolia

5. Corsa delle Mucche – Batusangkar, Indonesia
Ognuno compete con ciò che ha, in questo paese dell’Indonesia, gli abitanti corrono tirati da vigorose mucche. La competizione, che si chiama Pacu Jawi, viene organizzata per celebrare la fine della stagione della raccolta del riso.
6. Donne “giraffa” dell’etnia dei Kayan – Birmania
Simbolo di bellezza, strumento di rispetto o semplice fardello, le donne dell’etnia Padaung (in alternativa a Kayan) indossano al collo, spesso dall’età di 5 anni, pesanti anelli di ottone che possono arrivare a pesare, tutti insieme nella loro formazione a collare, fino a 10 chili. Indossare in maniera permanente il pesante accessorio provoca nel tempo l’abbassamento delle spalle e della gabbia toracica, dando così vita all’effetto di allungamento che fa conoscere queste donne col nome di “giraffa”. Non è quindi il collo ad allungarsi come erroneamente si immagina,
7. Dalahast (Dala horse): cavallino svedere – Nusnas, Svezia
Il Dalahast (chiamato anche Dala horse) è il tipico cavallino di legno, simbolo tradizionale della Svezia. Prende il suo nome dalla regione Dalarna dove esso è prodotto, per lo più nella città di Nusnas. In origine gli adulti, durante le lunghe notti nordiche, usavano intagliare questi cavallini da un unico pezzo di legno con l’aiuto di un coltellino. Il cavallino prodotto veniva regalato ai bambini come giocattolo. Da lì il passo fu breve nel far diventare la piccola scultura un oggetto da vendere al mercato. I colori con i quali viene dipinto sono variegati, quelli tradizionali però sono il rosso del corpo ed il blu delle redini.
8. Macarons – Parigi, Francia
Il loro nome deriva dall’italiano dialettale “maccarone”, ma i macarons sono una prelibatezza tutta francese! Due dischi di meringa separati da un cremoso ripieno, talmente buoni da far sciogliere qualsiasi riserva anche ai palati più esigenti. Creati da Pierre Desfontaines della pasticceria Ladurèe di Parigi, essi sono composti sempre degli stessi ingredienti: albume d’uovo, farina di mandorle e zucchero a velo. Se siete a Parigi e volete gustarli non potrete perdere la visita alla famosa pasticceria al numero 75 degli Champs Elisee.
9. Donna Mursi – Etiopia
Gruppo etnico dell’Etiopia, i Mursi vivono nella zona del Debub Omo, nel sud dell’Etiopia. Famosi per la loro abitudine di applicare alle donne, piattelli di argilla all’interno di una incisione praticata nel labbro inferiore. I piattelli, di dimensione via via crescente, provocano una dilatazione dei tessuti fino, a volte, alla loro rottura. Gli orifizi, per alcune popolazioni africane, rappresentano vie attraverso cui influssi malevoli possono introdursi nel corpo, per i Mursi l’esigenza di tenerli sotto controllo è coincisa con la volontà di abbellire il proprio corpo attraverso i piattelli.
Pare che la teoria di inserire questi dischi per rendere brutte le proprie donne scongiurandone eventuali rapimenti da parte di tribu avverse sia invece stata definitivamente confutata.
Da un censimento effettuato, pare che i Mursi costituiscano una comunità di circa 8000 persone e la lingua parlata viene donominata lingua mursi.